Prende forma l’inchiesta su quanto accaduto nelle scorse settimane nel Pio Albergo Trivulzio, la più grande residenza assistita della Lombardia. Questa mattina militari della Guardia di Finanza di Milano hanno fatto accesso presso la struttura per eseguire delle perquisizioni nell’ambito dell’indagine della Procura milanese per omicidio colposo ed epidemia colposa. Allo stato risulta indagato, per questi reati, il direttore generale del Pat Giuseppe Calicchio.
In particolare, l’inchiesta in questa prima fase si sta concentrando sulla presunta carenza nell’esecuzione di protocolli interni e dispositivi di sicurezza. Il pool di magistrati, guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano, concentra le indagini sui 150 decessi che si sono registrati nella Casa di riposo e sulle disposizioni che, inizialmente, sarebbe stato impartite agli operatori della struttura; alcuni hanno denunciato infatti la mancata messa a disposizione di dispositivi di protezione individuale, come le mascherine, che sarebbero stati addirittura invitati a non indossare «per non creare allarmismi».
Versione però smentita, attraverso una lettera, da una novantina di medici della struttura che hanno affermato che le mascherine sarebbero state invece messe a disposizione «a partire dal 23 febbraio».
Le perquisizioni e le acquisizioni di documenti in corso a Milano sul fronte delle Rsa riguardano anche altre strutture, oltre al Pio Albergo Trivulzio. Per ora la squadra di polizia giudiziaria, guidata da Maurizio Ghezzi,del dipartimento coordinato dall’aggiunto Tiziana Siciliano è entrata anche negli uffici della Sacra Famiglia di Cesano Boscone e in una residenza a Settimo Milanese, mentre la Finanza sta lavorando nelle sedi del Pio Albergo Trivulzio. Le attività andranno avanti per tutto il giorno.
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martedì, 14 Aprile 2020 - 10:51
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