Compere in negozio col bancomat a prova di evasione fiscale, via le spese di commissione sugli acquisti fino a 5 euro

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Continua l’operazione ‘cashless’ del Governo, mirata al contrasto dell’evasione fiscale e a garantire acquisti trasparenti. E’ il momento delle commissioni sui pagamenti con bancomat, uno degli spauracchi esibiti dai commercianti: spese troppo alte a fronte di minimi acquisti, per molti esercenti il gioco non vale la candela. Per questo c’è anche chi ancora oggi rifiuta di accettare il pagamento con Pos sotto determinate somme. Il problema dovrebbe essere aggirato grazie al protocollo d’intesa che garantisca ai commercianti zero commissioni sui micro-pagamenti con le carte fino a 5 euro. Secondo quanto confermano fonti di governo, nel confronto con gli operatori sarebbe emersa la disponibilità di tutti ad aderire, su base volontaria, per incentivare i pagamenti digitali su cui si basa il meccanismo del cashback che dovrebbe partire dal primo dicembre.

Discorso diverso per le transazioni fino a 10 o 25 euro: per pagamenti di questi importi ci sarebbe la disponibilità a ridurre o azzerare le commissioni (come già fanno alcuni operatori con specifiche proposte commerciali), ma non dovrebbe esserci un protocollo specifico e ci si affiderà alla libera iniziativa degli acquirer (le banche acquirenti).

Il ‘Piano cashless’ del Governo prevede anche l’iniziativa dei rimborsi del 10% sui pagamenti con moneta elettronica e bonifico. Una misura che dovrebbe invogliare i consumatori a non pagare con denaro contante, ma che prevede taluni paletti stringenti (il numero di operazioni minime e di importi da pagare, l’iscrizione a un sito dedicato etc) che potrebbero scoraggiare i clienti.

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venerdì, 9 Ottobre 2020 - 11:15
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