Disabile precipitato dopo intervento della polizia, rimosso commissario Primavalle. L’uomo presto sarà ascoltato dai pm


Sarà ascoltato dai pm quando le sue condizioni saranno migliorate, Hasib Omerovic, il 36enne sordomuto precipitato dal quarto piano di un palazzo a Primavalle, quartiere popolare di Roma, dopo un intervento nella sua abitazione di quattro agenti in borghese. L’uomo ha riconosciuto i familiari e riesce a muovere solo una gamba, ma le sue condizioni sono migliorate rispetto al 25 luglio.

L’uomo sarebbe apparso molto impaurito e al momento non sarebbe ancora in grado di comunicare correttamente. Ma i pm potrebbero presto interrogarlo e avere la sua versione su quanto avvenuto in via Gerolamo Aleandri due mesi fa.

Nel fascicolo avviato a piazzale Clodio, dopo la denuncia depositata dai familiari di Hasib nei primi giorni di agosto, il reato ipotizzato resta quello di tentato omicidio. Al vaglio dei magistrati ci sarebbero almeno le posizioni di otto persone, quelle del personale di polizia che avrebbe operato quella mattina di luglio. Secondo l’esposto, in quattro sarebbero entrati nell’appartamento per chiedere, a loro dire, i documenti ad Hasib. Altri quattro sarebbero giunti sul posto dopo che Hasib era già precipitato, proprio per prestare aiuto ai soccorsi.

In questi giorni, oltre ai vicini di casa, proprio alcuni agenti sono stati ascoltati come persone informate sui fatti. L’obiettivo chiave dell’attività istruttoria è proprio di chiarire il motivo per il quale quella mattina si è proceduto ad un controllo: era coordinato da un funzionario o si è trattato di una decisione presa dai quattro in borghese? Secondo alcune ipotesi, l’iniziativa era legata anche ad alcune segnalazioni fatte da cittadini in commissariato e relative a presunte molestie che l’uomo avrebbe messo in atto nei confronti di alcune donne. Il 24 luglio, inoltre, su alcuni profili Facebook erano comparsi post minacciosi nei confronti del 36enne.

Non si esclude che, dalla relazione di servizio fornita dal commissariato Primavalle, la motivazione che ha portato gli agenti ad entrare in casa di Omerovic (dove in quel momento l’uomo si trovava con la sorella, disabile) senza un mandato di perquisizione fosse dovuta al sospetto che nel luogo fossero nascoste armi o droga: unici casi in cui sarebbe stato possibile procedere senza un mandato della procura. Gli inquirenti analizzeranno comunque i documenti e in caso di gravi incongruenze potrebbero ipotizzare anche altre fattispecie come il falso in atto pubblico. E proseguono anche gli accertamenti per capire se ci siano state complicità nell’eventuale violazione di domicilio commessa da pubblici ufficiali.

In queste ore intanto – dopo la sostituzione del dirigente e del vice – al commissariato di Primavalle è giunto il nuovo funzionario, Roberto Ricciardi, che ha diretto la polizia amministrativa alla Questura di Viterbo.

Leggi anche:
– Palermo, cricca delle fatture false: 3 arresti e 9 indagati. Sequestrate 4 società
– Da terreni e cantine spuntano 15 milioni, sono soldi nascosti al Fisco: coppia sotto accusa per maxi evasione
– La cocaina della ‘ndrangheta a Ibiza, scatta il blitz: 32 arresti in Spagna. Le armi della cosca vendute dai clan albanesi
– Maltempo nelle Marche: quegli interventi sul fiume Misa previsti e mai effettuati, specchio della solita superficialità italica
– «Hitler fu un grande statista»: candidato e coordinatore di FdI sospeso dalle cariche dopo i post della vergogna

martedì, 20 Settembre 2022 - 09:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA