Ponte Genova, il ministro Toninelli alla Camera: «Abbiamo subito pressioni interne ed esterne». Ira delle opposizioni

ponte Morandi
Il ponte Morandi crollato a Genova la mattina del 14 agosto 2018

Parla di «pressioni, interne ed esterne» subite sul caso Genova e in modo particolare in relazione alla guerra dichiarata alla Società Autostrade. E spiega che nonostante tutto «abbiamo messo a disposizione della collettività atti che tanti cittadini nel corso degli anni hanno richiesto all’Amministrazione, vedendosi sempre sbattere portoni in faccia». Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli infiamma la Camera quando si sofferma sulla pubblicazione delle convenzioni autostradali.«Finalmente, dopo quasi vent’anni di opacità e segreti, il 27 agosto scorso abbiamo pubblicato sul sito web del Ministero delle Infrastrutture tutti i contratti di concessione delle autostrade e tutti i relativi allegati. È un gesto che rivendichiamo con grande orgoglio dato che rappresenta il primo passo verso la totale trasparenza nella lotta agli ingiusti privilegi di cui i concessionari hanno goduto sino a questo momento, grazie ai Governi che ci hanno preceduto», dice.
Non appena il ministro snocciola le parole «pressioni interne ed esterne» succede di tutto. Tra interventi in Aula e tweet le opposizioni rispondono a muso duro alle affermazioni del ministro. Maurizio Lupi di Noi con l’Italia, ex ministro delle Infrastrutture chiede che il «Ministro faccia i nomi, perché sarebbe un reato». E ben presto la sua richiesta diventa un coro unanime: «Il Ministro Toninelli dovrebbe, come pubblico ufficiale, denunciare il reato alla magistratura», aggiungono Andrea Orlando, Pd, ex ministro della Giustizia, e Francesco Paolo Sisto, Forza Italia. «Toninelli faccia i nomi qui in aula», urla poi Vittorio Sgarbi, Forza Italia. In particolare Andrea Orlando chiede al presidente Roberto Fico Che il verbale della seduta di oggi, dedicata alle comunicazioni del governo sulle prove del ponte di Genova, venga trasmesso immediatamente alla magistratura competente. «Se ci saranno avvisi da parte della magistratura, li potrà richiedere tranquillamente», dice Orlando. Con un tweet interviene anche Matteo Renzi: «Il ministro #Toninelli ha detto in Aula cose enormi. Cose di cui probabilmente non capisce fino in fondo il significato. Quella di Genova non è una #favoletta ma una #tragedia. E la gestiscono come fossero al Bar dello Sport #toninulla».
Fuori dal coro Cristina Rossello di Forza Italia ha espresso «solidarietà al Ministro che ha subito pressioni» e al presidente della Camera Roberto Fico ha chiesto se intende adottare qualche iniziativa perché «dobbiamo capire quanto meno se c’è stata una minaccia o una violenza».
Ma Toninelli non si ferma e, replicando alle contestazioni pure arrivate nei giorni scorsi secondo le quali le convenzioni erano già pubbliche, aggiunge: «Chi sostiene di aver già pubblicato le convenzioni delle concessioni ci può spiegare dove erano le parti legate agli assurdi guadagni, quelle che si chiamano tecnicamente ”piani economici finanziari”? Semplicemente non c’erano: le abbiamo desecretate noi». (seguono aggiornamenti: Fico scarica Toninelli e il suo discorso e si allontana ancora dai Cinque Stelle)

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martedì, 4 Settembre 2018 - 16:29
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