Maltempo, Sicilia orientale sotto l’acqua Nell’Ennese muri crollati, case evacuate Nubifragio a Roma, danni a Capri e Ravello

Il maltempo sferza l'Italia

La Sicilia orientale ancora sotto l’acqua, ancora piegata dalle violenti piogge abbattutesi questa mattina a pochi giorni di distanza dal nubifragio che ha piegato Siracusa, l’Ennese e Catania. Caos a Roma e problemi anche in alcune zone di Napoli, in particolare sull’isola di Capri. I primi danni del maltempo che ha spazzato via l’anomalo caldo d’autunno sono ingenti.

Sicilia orientale ancora sotto l’acqua
Nell’Ennese muri crollati, fiumi di fango e case sgomberate
Partiamo dalla Sicilia, dove la situazione è più difficile alla luce del fatto che già pochi giorni fa l’area orientale è stata interessata da un violento nubifragio. Qui, nelle prime ore di stamattina, la circolazione ferroviaria sulla linea Messina-Palermo è stata interrotta (alle 6.45) fra le stazioni di Cefalù e Campofelice. I rami di diversi alberi sono infatti caduti sui sui cavi di alimentazione elettrica. La circolazione ferroviaria è ripresa alle 10. Tra Cefalù e Ogliastrillo la circolazione dei treni è adesso tornata alla normalità; ancora rallentato, invece, il traffico ferroviario fra Ogliastrillo e Campofelice, ripreso con circolazione su un solo binario. Conseguenze per quattro treni Intercity e 15 Regionali, con ritardi compresi fra 15 e 220 minuti. Durante il periodo dell’interruzione, Trenitalia ha istituito un servizio sostitutivo con bus fra le due località.
Pesante la stima dei danni a Piazza Armerina (Enna), dopo la bomba d’acqua che ieri ha pesantemente colpito la città dell’Ennese. Nella notte in contrada Bellia, un fulmine ha colpito il capannone di un’impresa edile, con annessa abitazione, che ha innescato un vasto incendio. Nella zona del campo sportivo Sant’Ippolito un muro è crollato, ma i danni più pesanti sono al quartiere Canali, nella parte bassa della città, dove la furia dell’acqua ha trascinato massi e detriti massi e detriti oltre a una grande quantità di fango. «Le zone più colpite sono quelle a valle della città. Alcune famiglie – spiega il sindaco Nino Cammarata, che ieri ha disposto la chiusura delle scuole e aveva invitato i cittadini a rimanere a casa – che hanno abitazioni nelle zone più compromesse sono state sgomberate. Per fortuna ci sono stati solo danni a cose e non a persone. Chiederemo lo stato di calamità». Decine le frane e tra queste in contrada Stradonello e nei pressi di Piano Ippolito, sono le più preoccupanti per la stabilita’ delle aree interessate, ma si stanno ancora effettuando i sopralluoghi sulle strade rurali monte delle quali interrotte. Sono decine le autovetture distrutte dalla furia dell’acqua.
Non è tutto. Circa 20 mucche sono sparite a causa del maltempo che ha imperversato in Sicilia, soprattutto in provincia di Enna, e in particolare a Piazza Armerina, dove gli animali pascolavano allo stato brado in contrada Candilia. La scomparsa dei bovini è segnalata dalla Coldiretti di Enna che lancia ancora una volta l’allarme sulla pessima situazione delle arterie stradali interne che costringe gli agricoltori a insidiosi tour de force per raggiungere le aziende. Gli animali probabilmente, secondo Coldiretti, sono stati spinti dai torrenti ingrossati dalla pioggia e travolti dalla furia dell’acqua.

Grandinata su Roma, danni e polemiche
Scuola chiusa per caduta di calcinacci
Situazione infernale a Roma, dove si è abbattuta finanche la grandine. Una scuola media è stata chiusa; alberi sono caduti sulla sede stradale e diversi scantinati si sono allagati. Dopo la bomba d’acqua che ieri, tra le 20 e le 21, si è abbattuta sulla Capitale, questa mattina si contano i danni. I problemi dovuti ad allagamenti si segnalano soprattutto nei quartieri del quadrante est, Centocelle e Alessandrino i più colpiti dalla grandine. All’Esquilino via Statilia è ancora chiusa a causa della presenza di un albero sulla carreggiata, mentre via Jacopone da Todi a Montesacro è stata riaperta da poco, dopo l’interruzione della circolazione a causa di un allagamento. Pesanti le ripercussioni sul traffico, code si segnalano da questa mattina sulla Tangenziale Est, sul Muro Torto, sulla via Ostiense in direzione litorale, sul Grande Raccordo Anulare in zona Roma Nord e tra Prenestina e Laurentina, sulla via Appia ad altezza via dei Laghi, sulla Flaminia tra Labaro e Due Ponti. Al Collatino la scuola media Valente, nel V municipio di Roma, oggi è rimasta chiusa a causa di calcinacci venuti già dopo la forte ondata di maltempo di ieri.
Immancabili le polemiche e le accuse (politiche) rivolte al sindaco di Roma Virginia Raggi.
«Un temporale e Roma si è nuovamente bloccata. Strade allagate, tombini e caditoie ostruiti, caos trasporti, stazione della metropolitana chiuse. Una città in ginocchio per l’ennesima volta, e siamo solo a inizio autunno. Che succederà in inverno? L’incapacità della giunta Raggi è ormai diventata un problema grave per la Capitale d’Italia», ha dichiarato Enzo Foschi, vicepresidente del Pd Lazio. «Oggi la sindaca si è scusata per i disagi. Invece delle scuse, inizi a governare, se ne è capace. La città è stanca delle scuse e dello scaricabarile della Raggi, il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto», ha concluso Foschi.

Bomba d’acqua sull’isola di Capri (Napoli)
E’ stata una vera e propria bomba d’acqua quella abbattutasi questa mattina sull’isola di Capri. La stazione meteo dell’Aeronautica Militare che ha sede ad Anacapri ha rilevato, infatti, la caduta di oltre 100 mm in meno di cinque ore. Si tratta di uno degli episodi di precipitazioni più violenti sull’isola degli ultimi anni, secondo solo a quello del 20 ottobre 2015.
Crolli e allagamenti sono stati segnalati in varie zone. Un grande eucalipto è caduto in via Caterola, insieme con un muro di contenimento: la stradina è stata interdetta. Tombini ostruiti da acqua e fango invece in via Tamborio mentre ci sono allagamenti e pozzanghere nella zona di Marina Grande.

A Ravello fulmine squarcia pino secolare
Sempre restano in Campania, il maltempo che si è abbattuto nella notte su Ravello, gioiello della costiera amalfitana, ha provocato danni. Un fulmine ha colpito in pieno uno dei pini secolari all’interno dei giardini del belvedere Principessa di Piemonte squarciandolo. Sono in corso verifiche da parte dei Vigili del Fuoco e dell’Ufficio tecnico del Comune di Ravello. Il Comune ha provveduto a interrompere il transito su via San Giovanni del Toro, sollecitando l’intervento di un agronomo per una perizia di stabilità utile a valutare le condizioni dell’albero. Sul posto è presente il sindaco Salvatore Di Martino che insieme ai tecnici ha preso atto dell’entità dei danni causati dal fulmine abbattutosi questa notte nei giardini del belvedere e in seguito al quale è saltato il quadro elettrico della pubblica illuminazione all’interno dell’area di Principessa di Piemonte. Con la via San Giovanni del Toro chiusa precauzionalmente per le verifiche all’albero il transito pedonale è consentito da via Wagner e via Costantino Rogadeo.

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lunedì, 22 Ottobre 2018 - 12:53
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