Cardito, bimbi massacrati di botte: indagine sulla mamma rimasta ferma, giochi e libri dai volontari per Noemi

Tony Essobti Badre
Tony Essobti Brade, il 24enne che ha ucciso di botte il figlio di sette anni della compagna
di Manuela Galletta

Quello che segue è uno degli approfondimenti pubblicati nell’edizione di oggi, mercoledì 30 gennaio, del quotidiano digital (accessibile a pagamento). Ve lo mostriamo affinché possiate valutare la qualità dei contenuti e degli approfondmenti realizzati per chi sceglie di abbonarsi e di leggere tutti i giorni (eccetto il lunedì) il nostro quotidiano digitale (non c’è versione cartacea) accedendo alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’

___________________

Di quello che è accaduto domenica mattina Noemi non vuole parlare. Non ce la fa. Non se la sente di ricordare, di ripercorrere quanto le è successo. Nell’ospedale Santobono dove è ricoverata, il pubblico ministero Paola Izzo e una psicologa cercano di riportarla in quella casa dell’orrore dove il suo fratellino Giuseppe ha perso la vita. Ci provano con tatto, con delicatezza. Ma Noemi, otto anni e sopravvissuta per miracolo alla furia dell’uomo con la quale la mamma aveva scelto di vivere, volge lo sguardo verso i tanti giocattoli che degli ‘angeli’ le hanno fatto recapitare sperando di riuscire a distrarla, sperando che quei giochi le tengano compagnia, colmando l’assenza di un affetto vero. Da quando è al Santobono Noemi non ha visto la mamma né i nonni. Fuori la sua stanza c’è la polizia, che controlla chi entra e chi esce. I suoi familiari non possono farle visita, ché – in casi come questi – è scattata una particolare procedura di tutela di un fragile testimone. La procura vuole evitare condizionamenti esterni, vuole evitare che i ricordi della bimba possano venire confusi, alterati dalle parole pronunciate da chi potrebbe avere un’influenza su di lei. La stessa procedura era stata adottata con le sorelline che raccontarono della morte di Fortuna Loffredo, la bimba violentata e uccisa dal suo ‘orco’, Raimondo Caputo, al Parco Verde di Caivano.
Così Noemi è sola, ma circondata dall’affetto di tante persone che non conosce. Ci sono tante mamme e scuole che per Noemi si sono attivate: il gruppo culturale ‘Donna Domani’, le mamme del 41esimo circolo didattico ‘Cesario Console’, quelle del 91esimo circolo didattico di ‘Via Consalvo’, del liceo classico ‘Umberto I’, le volontarie francescane della Chiesa di Santa Caterina, le mamme delle scuole Pie Napoletane. Hanno fatto partire catene di solidarietà per raccogliere giocattoli, pigiamini, indumenti per una bimba di 8 anni. La libreria Feltrinelli invierà dei libri alla bimba. Una parte dei doni è stata già consegnata. «Quando stavamo andando via, ci ha chiesto quando poteva altri regali. E’ stata dolcissima», racconta una delle donne che si sono attivate per provare ad alleviare la sofferenza di Noemi.

Valentina, la mamma rimasta
indifferente alle percosse sui figli:
adesso la procura indaga su di lei
Mentre la bimba trascorrerà un’altra notte da sola, la mamma di Noemi, Valentina Caso, se ne sta chiusa in casa. E’ tornata dai genitori a Massa Lubrense, è tornata in quell’abitazione che pochi mesi fa aveva lasciato per seguire Tony Essobti, il 24enne di origini tunisine (ma nato e cresciuto a Crispano) che aveva conosciuto al mercato dove lui lavorava come ambulante e di cui si era innamorata. Su di lei sono attualmente accesi i riflettori della procura della Repubblica di Nord, che sta cercando di mettere insieme tutti i tasselli di questa orribile storie. Valentina, 30 anni, non ha chiamato i soccorsi, non ha chiesto aiuto mentre i suoi figli, Giuseppe e Noemi, venivano massacrati di botte. E’ rimasta lì, ferma, ad aspettare che Tony si fermasse. E’ rimasta impassibile dinanzi alle urla dei suoi figli, ché di sicuro quei due bambini hanno urlato a squarciagola. Noemi ha lividi evidenti sulle braccia, segno – dicono i medici – che si è difesa come una bambina di 8 anni poteva fare: si è protetta il visto con gli arti superiori. Adesso va chiarito per quanto tempo Valentina abbia lasciato che il suo uomo infierisse sui suoi bambini, Noemi di 8 anni e Giuseppe appena di 7 anni. Va chiarito se Giuseppe sia morto subito o se sia rimasto agonizzante per ore prima di chiudere gli occhi per sempre. Perché il dato potrebbe cambiare la posizione processuale di questa giovane donna che al momento non risulta indagata. La persona che ha avvisato le forze dell’ordine è stata la mamma di Tony, che alle 12.30 ha raggiunto l’abitazione del figlio e ha trovato Giuseppe senza vita sul divano. Qualche ore prima Tony aveva telefonato alla sorella, ma non è chiaro cosa i due si siano detti. Ed è proprio a questa prima telefonata che gli inquirenti ritengano che si possa agganciare il brutale pestaggio ai danni dei due bambini. Ma sarà l’autopsia a mettere dei punti fermi agli orari in cui si è snodata questa orribile pagina di cronaca: sarà importante stabilire l’orario della morte di Giuseppe, sarà importante capire cosa ha fatto fermare il cuore del bimbo. Tutti passaggi che potranno aiutare la procura a decidere come procedere nei confronti di quella mamma che non ha fermato la follia di Tony.

Tony, la confessione del ‘mostro’:
«Non riuscivo a fermarmi»
La posizione del 24enne è invece già chiusa: dopo aver provato a mentire sostenendo che i due bambini fossero caduti dalle scale, Tony Essobti ha confessato quanto era già evidente durante un serrato interrogatorio svoltosi nel commissariato di Afragola alla presenza del pm Paola Izzo e dell’avvocato difensore Michele Coronella del foro di Santa Maria Capua Vetere. Ha ammesso di aver massacrato di botte Giuseppe e Noemi, ma ha spiegato di aver agito a mani nude, infierendo con calci e pugni. Ha detto anche di non aver usato mazze, ma in casa i poliziotti hanno trovato il manico di una scopa che sarebbe stata utilizzata per l’aggressione. Anche sotto questo aspetto, l’autopsia sarà determinante. Tony ha poi fornito una spiegazione alla sua condotta: ha raccontato che i bambini, giocando, avevano rotto un lettino appena acquistato, perché ci stavano saltando sopra. Come fanno tutti i bambini. Solo che Tony ha perso la testa e si è avventato come una belva sulle due creature: «Mi ero infuriato, non riuscivo a fermarmi», ha fatto mettere verbale. A Tony Essobti è stato anche chiesto se avesse aggredito i bambini in altre occasioni, ma lui ha negato. «Volevo bene a Giuseppe, voglio bene a questi bambini come fossero figli miei», ha detto. Uno strano modo di dimostrare affetto. Valentina Caso, che inizialmente aveva negato di essere stata presente al pestaggio, ha ricordato che Tony «sembrava indemoniato». Accusato di omicidio volontario e di tentato omicidio, Tony Essobti comparirà questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari Santoro del Tribunale di Napoli Nord per affrontare l’udienza di convalida del fermo. (Leggi gli aggiornamenti: i nuovi retroscena emersi dall’interrogatorio, dopo il pestaggio il patrignò andò in farmacia per comprare pomate per medicare i bimbi)

Leggi anche:
Marco, l’agonia di 2 ore e le odiose bugie Ciontoli condannato a 5 anni in Appello, ira della madre di Vannini: «Mi vergogno»
Gragnano, distrazioni di beni per 2,5 milioni di euro di una società fallita. Sequestrato un complesso immobiliare
Non c’è pace per gli ex dipendenti Trony del Vomero, sit-in davanti al negozio: «Buttati fuori a Natale»
– L’orrore a Cardito, il 24enne confessa: il piccolo Giuseppe ucciso di botte perché, giocando, aveva rotto il lettino
– Picchia la moglie davanti alle figlie, un’altra storia di violenza in famiglia a Cardito nel Napoletano
– Benevento, napoletana prova a introdurre in carcere un panetto di hashish
– Sequestrati 23mila prodotti rubati e pronti per essere rivenduti nel Napoletano
– Tenta di estorcere denaro a un anziano dopo averlo speronato e picchiato a Napoli
Evasione fiscale da un milione di euro, scatta il sequestro per recuperare i soldi Guai per un’azienda di Torre del Greco
– Ottimax Afragola, l’azienda annulla il fitto dei locali: lavoratori sul piede di guerra
– H&M di Napoli: scade il contratto di fitto Dipendenti in protesta: «Vogliamo chiarezza sul nostro futuro»

mercoledì, 30 Gennaio 2019 - 10:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA