Medici assenteisti all’ospedale San Rocco Ci sono 28 indagati, un ‘camice bianco’: «Qua ci arrestano a tutti quanti»

Sessa Aurunca

Un accordo tra medici per timbrare il cartellino ed assentarsi dal lavoro durante l’orario di servizio. E’ accaduto all’ospedale ‘San Rocco’ di Sessa Aurunca (Caserta) e i carabinieri l’hanno scoperto nel corso dell’indagine avviata nel febbraio 2017 e scandita da intercettazioni e immagini delle telecamere installate ad hoc in punti strategici della struttura ospedaliera. Ventotto sono le persone indagate (residenti nei comuni di Sessa Aurunca, Caserta, Carinola, Mondragone, Cellole, Casagiove e Teano in provincia di Caserta, Napoli e Gragnano): 18 dirigenti medici, 3 infermieri e 6 amministrativi. Di questi indagati nei confronti di 18 persone è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

I reati contestati, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, false attestazioni, che riguardano soprattutto i medici, e singole ipotesi di truffa. I medici indagati erano in servizio soprattutto nel reparto di anestesia, ma anche in quelli di pediatria, psichiatria e al 118. Tra gli indagati figurano Olimpia Antonietta Di Bella e Luigi Mascolo, medici del Policlinico dell’Università Federico II. Una telecamera era stata collocata dagli investigatori nei pressi di una delle uscite di emergenza del San Rocco, usata dai medici indagati per sgattaiolare fuori ed allontanarsi in auto dopo aver timbrato il cartellino, grazie al ‘patto’ stipulato con i colleghi.

Le intercettazioni
«Qua o ci arrestano a tutti quanti, o stiamo tutti in grazia di Dio. Tanto, come si dice, chi è senza peccato scagli la prima pietra». Parlavano così due dirigenti medici dell’ospedale intercettati dai carabinieri. Le frasi captate – secondo la procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – dimostrano «il clima di illiceità presente all’interno delle strutture oggetto dell’indagine» e «la spregiudicatezza con cui venivano poste in essere le condotte criminose». Durante una telefonata – successiva ad un controllo amministrativo operato dai carabinieri – i due dirigenti medici se la ridono e pensano di poterla fare franca, contando sul fatto che molti colleghi sono coinvolti: «Quello dice che si rischia il posto di lavoro… e ho detto, e allora l’ospedale rimane vuoto, ci licenziano a tutti quanti». Tra i medici del ‘San Rocco’ indagati, sette sono in servizio al reparto di anestesia, gli altri a psichiatria, pediatria ed al 118. Uno degli indagati – è emerso dalle indagini – avrebbe effettuato un viaggio all’estero facendo timbrare il figlio.

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martedì, 2 Aprile 2019 - 12:34
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