Inchiesta sul voto inquinato a Capua, chiesto il rinvio a giudizio di Antropoli Rischio processo anche per altri cinque

Procura Napoli

Richiesta di rinvio a giudizio per Carmine Antropoli, l’ex sindaco del Comune di Capua e noto chirurgo accusato di concorso esterno in associazione di stampo mafioso. A tre mesi di distanza dall’arresto di Antropoli (attualmente detenuto in carcere), i pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia Alessandro D’Alessio e Maurizio Giordano hanno inoltrato la richiesta di processo all’ufficio gip e ora si attende la fissazione dell’udienza preliminare. La richiesta di rinvio a giudizio ha interessato, inoltre, l’imprenditore Francesco Zagaria, Marco De Luca, Armando Porciello, Marco Ricci (maresciallo della Finanza, già vicesindaco ed assessore all’Ecologia con due giunte Antropoli) e Guido Taglialatela (ex assessore ai Lavori pubblici).

Secondo gli inquirenti, i Casalesi avrebbero sostenuto Antropoli nella competizione del 5 giugno del 2016 (poi vinta da Eduardo Centore, la cui ‘era’ è finita pochi mesi a seguito di dimissioni di massa dei consiglieri), arrivando persino ad aggredire fisicamente un altro candidato sindaco per costringerlo a ritirare la sua candidatura. Cosa poi avvenuta. Il pestaggio si sarebbe svolto nello studio medico di Antropoli e sarebbe stato eseguito dall’imprenditore Francesco Zagaria. Zagaria, meglio noto come ‘Ciccio ‘e Brezza’ e ‘sentenza’, fu già accusato nel 2017 di concorso esterno in associazione di tipo mafioso. Adesso deve rispondere di associazione mafiosa, violenza privata (in relazione al pestaggio avvenuto nello studio medico di Antropoli) e duplice omicidio aggravato dalla matrice camorristica, in riferimento all’agguato costato la vita a Sebastiano Caterino e Umberto De Falco, commesso a Santa Maria Capua Vetere il 31 ottobre 2003.

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venerdì, 19 Aprile 2019 - 19:43
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