Ponticelli, omicidio di Emanuele Errico: il pm chiede 30 anni per due fratelli, fuori l’aula arrestato il padre degli imputati

Emanuele Errico, il 19enne ucciso nel rione Conocal a Ponticelli il 25 aprile 2018

Dentro, la requisitoria del pubblico ministero Henry John Woodcock. Fuori l’arresto eseguito dai carabinieri. Processo con colpo di scena questa mattina, martedì 21 maggio, al Tribunale di Napoli. Mentre i fratelli Nicola e Antony Spina, rispettivamente di 22 e 18 anni ed entrambi residenti a Ponticelli nel rione ‘Conocal’, attendevano che il magistrato inquirente rassegnasse le conclusioni rispetto all’omicidio di Emanuele Errico, il 19enne ucciso il 26 aprile dello scorso anno da un colpo di pistola alla schiena, i militari dell’Arma hanno raggiunto l’esterno dell’aula e qui hanno arrestato il padre dei due ragazzi per un provvedimento pendente.

Dopo il trambusto per l’arresto, l’udienza – in corso dinanzi al giudice per le indagini preliminari – si è svolta regolarmente. Il pm ha chiesto 30 anni di carcere per ciascuno dei due fratelli accusati anche del tentato omicidio del 30enne Rosario Denaro. Ai due imputati, difesi dagli avvocati Sergio Simpatico e Roberto Saccomanno, sono contestate anche le aggravanti della premeditazione, dei motivi futili e abietti e con l’uso delle armi illegalmente detenute. Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, l’omicidio di Errico e il ferimento di Rosario Denaro sono il frutto di un contrasto tra giovanissimi. Il 25 aprile 2018, giorno che ha preceduto l’agguato, i due fratelli indagati subirono l’incendio dello scooter.

All’incendio era seguita la rappresaglia dei fratelli contro i soggetti da loro individuati come responsabili del gesto avendoli individuati attraverso la visione di filmati del circuito di videosorveglianza di una attività commerciale ubicata nei pressi.

(maga)

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martedì, 21 Maggio 2019 - 22:44
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