Redditi modesti ma beni per 2 milioni, sequestro ai danni dei Calce: considerati vicini ai Sarno nella faida coi Panico

Polizia

Dichiaravano redditi modesti ma, secondo la procura, a loro erano riconducibili un’azienda casearia e una concessionaria di auto di pregio: beni del valore complessivo di circa 2 milioni di euro. Luigi e Gennaro Calce, rispettivamente di 61 e 36 anni (sono padre e figlio, residenti a Sant’Anastasia), sono stati interessati questa mattina da un decreto di sequestro dei loro beni e delle attività a loro riconducibili ma – a dire degli inquirenti – intestati a dei prestanome.

Il sequestro, disposto dalla sezione Misure di Prenvenzione del Tribunale di Napoli, è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna: i beni sono stati a un amministratore giudiziario.
I nomi di Gennaro e Luigi Calce sono accostati a una vecchia inchiesta sul clan Sarno, quella battezzata ‘Scacco’ che nel 2008 ha spezzato le gambe alla cosca dei Sarno di Ponticelli, dando il là ad una sfilza di pentimenti dei suoi esponenti di spicco. I due Calce, in particolare, venivano considerati inseriti nel gruppo che i Sarno avevano a Sant’Anastasia e che era gestito da Carmine Carmine. Sant’Anastasia in quegli anni fu oggetto di un violento scontro tra i Sarno e i Panico, perché i Sarno, nel pieno della loro espansione territoriale, avevano in animo di controllare il racket delle estorsioni anche a Sant’Anastasia e Somma Vesuviana.

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giovedì, 18 Luglio 2019 - 11:02
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