Un confronto serratissimo sino alla fine, con la bagarre che scoppia sul tema caldo della cannabis light. Poi il Senato approva il testo della nuova legge di bilancio, un «piccolo miracolo» secondo il ministro dell’Economia Gualtieri, sicuramente un durissimo banco di prova per la maggioranza del Conte bis che ha mostrato, sul frangente economico finanziario spia dei dissidi interni, notevoli crepe. Al di là della politica, però, interessa capire cosa prevede e come inciderà la nuova legge soprattutto sulle tasche degli italiani e per le economie delle imprese.
Sicuramente è una manovra ‘green’, votata cioè, almeno nelle intenzioni della maggioranza giallo-rossa, alla tutela dell’ambiente attraverso incentivi e tasse. Giuseppe Conte l’ha definita ‘Green New Deal’. Riuscita, poi, la battaglia per evitare l’incremento dell’Iva, sterilizzato per il 2020 e parte del 2021: non ci saranno aumenti, mentre per il 2021 si prevede un aumento del 3% e per il 2022 dell’1,5%.
La legge di bilancio introduce, poi, nuove tasse. La contestatissima plastic tax (45 centesimi di euro per ogni chilogrammo di imballaggio prodotto, prima delle correzioni era di un euro); la sugar tax che slitta però ad ottobre; un aumento delle accise sui carburanti dal 2021 e da luglio la ‘stretta’ sulle auto aziendali; istituito il Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti con una dotazione di 3 miliardi di euro per l’anno 2020 e 5 miliardi a decorrere dal 2021; scatta inoltre l’incentivo per il pagamento con il Pos: stanziati 3 miliardi, si spera con l’obiettivo di ridurre l’evasione fiscale.
Per la famiglie e le politiche sociali destinati ai nuclei familiari con figli è stato istituito un “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia”, con una dotazione pari a 1.044 milioni di euro per il 2021 e a 1.244 milioni di euro annui a decorrere dal 2022; il Governo ‘taglia’ invece le spese per la Pubblica amministrazione (la cosiddetta spendig review), entro il 2022 saranno eliminate spese per 953 milioni di euro.
In tema di Sanità, è stato abolito il super- ticket (la quota a carico dell’assistito per le prestazioni sanitarie) e due miliardi di euro sono stati destinati all’edilizia sanitaria ed alle risorse per le tecnologie. Soldi anche per i Comuni: 9,1 miliardi di euro, per gli anni dal 2021 al 2034, per rigenerazione e decoro urbano, tessuto sociale ed ambiente, contro il degrado. Sono 8,8 infine i miliardi destinati ad opere pubbliche ed infrastrutture per enti locali ed autonomie. Previsti anche 2,78 miliardi di euro (per gli anni dal 2020 al 2034) per la messa in sicurezza di edifici pubblici, strade, ponti e viadotti e 6,1 miliardi di euro per Città e Province metropolitane (sempre per gli anni 2020-2034) per finanziare la manutenzione della rete viaria e delle scuole.
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martedì, 17 Dicembre 2019 - 08:15
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