Porre un argine alle riforme in materia di Giustizia. Evitare che rimettere mano al codice penale e al codice di procedura diventi uno strumento di consenso popolare. Nelle calde settimane dello scontro, interno ed esterno alla maggioranza giallorossa, sulla prescrizione, l’onorevole di Forza Italia Mara Carfagna, nonché vicepresidente della Camera dei Deputati, lancia l’idea di una proposta di legge che punta a mettere il freno alla bulimia legislativa in materia di giustizia: «Sono d’accordo con quanto sostiene ancora oggi il vicepresidente del Csm, David Ermini, le regole non possono cambiare a ogni cambio di maggioranza – premette Mara Carfagna – Una riforma della giustizia deve essere condivisa, perché la libertà dei cittadini e le garanzie di un processo equo e di durata ragionevole sono principi costituzionali e non possono essere strumentalizzati da una parte politica. Per questo motivo, sto lavorando a una proposta di legge che introduca il voto a maggioranza qualificata per le norme penali, in linea con le posizioni più avanzate presenti nel dibattito accademico in materia».
Un inciso sulla maggioranza qualificata: il meccanismo prevede che una proposta, per superare lo scrutinio, debba raggiungere una quota di preferenze ben stabilita del totale degli aventi diritto al voto. Comunemente, la quota è di 2/3 o 3/4. Questo tipo di meccanismo viene adottato per decisioni di particolare importanza: accade ad esempio con la procedura legislativa ordinaria europea, dove il Consiglio delibera a maggioranza qualificata in codecisione con il Parlamento europeo (il meccanismo richiede almeno il 55% degli stati membri, cioè 16 su 28, che però devono rappresentare almeno il 65% della popolazione europea).
L’idea del vicepresidente della Camera affonda le radici nel tira e molla sulla riforma della prescrizione (entrata in vigore il primo febbraio) che ha praticamente fatto precipitare in uno stallo i partiti della maggioranza di governo e ha, per ora, congelato l’iter della proposta di legge Costa che punta all’abrograzione della riforma Bonafede.
«Non possiamo più accettare che la giustizia diventi merce di scambio per ottenere facili consensi o per tenere in piedi un governo. Lo spettacolo che sta offrendo la maggioranza sul tema della prescrizione è indecente, qualsiasi ipotesi di soluzione che emerge al suo interno appare rivolta più al posizionamento dei singoli protagonisti che a tutelare i cittadini», osserva Mara Carfagna.
Quindi, un appello rivolto a tutti gli esponenti del governo giallorosso: «Si fermino, ascoltino gli autorevolissimi suggerimenti che vengono da tutti gli esperti, siano essi magistrati, avvocati o accademici. Cancelliamo rapidamente la riforma Bonafede e discutiamo insieme di come rendere i processi più rapidi e tutelare le garanzie di vittime e accusati».
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martedì, 4 Febbraio 2020 - 15:15
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