Coronavirus, all’Ospedale di Pozzuoli 10 positivi. I sindaci flegrei: «Vietare gli accessi e fare tamponi a tutti»

L'ospedale di Pozzuoli

Caos all’ospedale di Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, meglio conosciuto come ‘La Schiana’. Qui nei giorni scorsi un reparto, quello di Medicina, è stato isolato e personale sanitario e pazienti sono stati messi in quarantena. Il problema sarebbe nato dopo il ricovero, il 31 marzo scorso, di una paziente di Giugliano arrivata in codice rosso con problemi respiratori; la donna non è stata sottoposta a tampone – stando a quanto emerge-  ma a test rapido che ha dato esito negativo; è stata quindi trasferita nel reparto di Medicina generale e il 4 aprile portata in altro ospedale dove stavolta  ha subito il tampone che ha dato esito positivo al Covid 19. Questo ha determinato la chiusura del reparto de La Schiana e l’isolamento per chi ha avuto contatto con la donna in quei 4 giorni. Dal 10 aprile sono partiti i tamponi alle persone presenti in quei giorni nel reparto, finora sono almeno 10 tra infermieri, medici ed operatori positivi al Coronavirus.

Ieri sera i sindaci Josi Della ragione di Bacoli, Giuseppe Pugliese di Monte di Procida, Antonio Sabino di  Quarto, Vincenzo Figliolia di Pozzuoli (le comunità che hanno quel nosocomio come punto di riferimento) hanno scritto alla direzione sanitaria chiedendo di «adottare tutte le iniziative possibili affinché le informazioni necessarie siano rese note, tempestivamente e con trasparenza. Senza lasciare né ombre né dubbi. Per proteggere la salute dei nostri concittadini è necessaria la collaborazione di tutti. Noi sindaci dell’area flegrea vogliamo che le misure di sicurezza siano chiare e indiscutibili».

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I primi cittadini chiedono di sottoporre a test tutto il personale sanitario, gli operatori del settore pulizie e tutti i pazienti cn quarantena obbligatoria in attesa dell’esito del test. «Va attuato un percorso preciso tra i reparti – continuano – mettendo fine alla promiscuità degli spazi e deve essere avviato un processo continuo di sanificazione dei reparti, con un calendario cronologico dettagliato e pubblico, ripetuto più volte durante la settimana – aggiungono i quattro sindaci –. I contagi a catena, attualmente ben ipotizzabili, rappresentano un grave rischio per le comunità flegree. Tutto ciò è fondamentale da un lato per bloccare i contagi, dall’altro per capire la reale circolazione virale nei diversi comuni flegrei. I percorsi attuati fino ad oggi è evidente ormai che da soli non bastano e che presentano notevoli falle».

«L’Asl – si legge nella lettera – ha ora il dovere di aumentare i dispositivi di protezione individuale dati in dotazione al personale sanitario di tutti i reparti, ridotti ormai al minimo. Il personale oggi è costretto a condividere spazi e a non essere in sicurezza. Gli accessi al Santa Maria delle Grazie vanno vietati a chi non appartiene al personale sanitario. È il momento di farlo presto e farlo bene, prima che sia troppo tardi. Farlo senza costringere noi sindaci, massime autorità sanitarie del territorio, ad agire ed imporre cosa fare. Non giochiamo sulla salute – concludono i primi cittadini flegrei – vogliamo risposte immediate, in difesa dei tanti, cittadini ed operatori sanitari, che ogni giorno convivono con la paura e chiedono sicurezza».

Sul punto sono intervenuti anche i sindacati. «Abbiamo già preparato un dossier su quanto accaduto all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e presto lo consegneremo in Procura affinché si accertino le responsabilità di quanto accaduto – affermano Giampiero Tipaldi e Luigi D’Emilio, rispettivamente segretario Cisl Ust Napoli e segretario Cisl Fp area metropolitana – Non è possibile che l’Asl non abbia comunicato alle autorità competenti territoriali quanto stesse accadendo in ospedale a tutela della cittadinanza e per eventuali interventi di prevenzione per il contenimento della diffusione del contagio – spiegano i segretari Tipaldi e D’Emilio – non solo presenteremo un esposto in Procura ma consegneremo lo stesso dossier anche al presidente De Luca chiedendo in caso di accertate responsabilità la rimozione dei dirigenti responsabili dell’Asl Napoli 2 con la nomina di un commissario».

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lunedì, 13 Aprile 2020 - 09:32
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