Coronavirus, fase 2: bar aperti da metà maggio, barbieri e parrucchieri a fine mese. Dal 31 torna il campionato di calcio


Quale sarà la road map della ripresa dopo il lockdown? Al momento mancano indicazioni precise, tutto è collegato alla curva dei contagi ed alle conseguenti valutazioni del Comitato tecnico scientifico che ‘assiste’ le decisioni del Governo, ma è possibile fare delle ipotesi sul modo in cui si svilupperà la cosidetta Fase 2, quella nella quale il Paese dovrebbe tornare alla normalità. Un’incognita pesante è rappresentata anche da quelle che saranno le scelte delle singole Regioni; già in questa fase intermedia alcune (tra cui Lombardia e Campania) hanno scelto di non far riaprire librerie e cartolibrerie e di imporre stringenti vincoli alla riapertura dei negozi per neonati. I governatori, alla stregua dell’esecutivo nazionale, si affidano alla curva dei contagi e sulla base dei loro ‘algoritmi’ stabiliscono cosa aprire e cosa non riaprire. E’ immaginabile che sarà così anche in seguito.

Facendo però una valutazione generale, è possibile anticipare come si snoderà l’attesa Fase 2. Dal 14 aprile, come detto in maniera non uniforme in tutta Italia, il Governo ha deciso di far riaprire librerie, cartolibrerie, negozi per neonati, imprese legate alla silvicoltura, alla filiera alimentare, sanitaria e meccanica. Ponendo che la curva dei contagi continui a seguire un trend stabile come quello attuale, e avendo come ‘stella polare’ l’indice R0 dell’epidemia  ( che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva: più il valore è elevato e maggiore è il rischio di diffusione della pandemia. L’obiettivo per l’Italia è avere un indice R con 0 inferiore ad 1) si può cominciare a dare dei riferimenti.

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Immaginando dunque che tutto prosegua per il meglio, dal 4 maggio – data di conclusione del lockdown -i cittadini potranno ricominciare a circolare liberamente ma con obbligo di mascherina e obbligo di guanti quando fanno la spesa. Potrebbero riaprire negozi di abbigliamento e negozi di arredamento, ma solo con il massimo rispetto delle condizioni di sicurezza del personale e della clientela (ingressi a scaglione, file, prenotazioni).

Bisognerà probabilmente attendere metà maggio per rivedere aperti i bar, anche qui con misure di sicurezza rigidissime (la data di riferimento è il 18 maggio), mentre prima riprenderà l’attività degli studi professionali e dei tribunali (11 maggio). Solo a fine mese dovrebbero riaprire barbieri, parrucchieri e centri estetici ma con ingressi singoli per appuntamento e a fine mese potrebbe riprendere il campionato di calcio.

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lunedì, 13 Aprile 2020 - 10:36
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