Caso bonus, dopo la fuga di notizie l’Inps invoca la privacy. Intanto altri due consiglieri comunali si autodenunciano

Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico (foto tratta dal profilo social dell'Inps)

L’Inps non darà i nomi dei deputati che hanno ottenuto il bonus di 600 euro del Governo. La diffusione delle identità dei parlamentari è vietata dalle norme sulla privacy, così l’Istituto di previdenza chiude i giochi e blocca le illazioni sul caso politico di Ferragosto. Un caso in verità scoppiato proprio per la fuoriuscita di notizie da parte di fonti Inps (non si spiegherebbe altrimenti come l’episodio e i successivi dettagli siano emersi trattandosi di dati sensibili) e che ora l’ente guidato da Pasquale Tridico chiude invocando legittimamente la privacy nonostante il pressing invasivo di Governo e partiti. Ieri sera era addirittura emersa la possibilità di istituire una commissione parlamentare davanti alla quale convocare Tridico per fargli dire i nomi dei deputati (che sarebbero 3 e non 5 come inizialmente si era detto). Intanto, ammettono di aver preso il bonus tre consiglieri di Comuni e Regioni: Anita Pirovano, della lista progressista a Milano; Jacopo Zannini della lista L’altra Trento a sinistra; Franco Mattiussi, consigliere di Forza Italia in Friuli Venezia Giulia. «Non viviamo di politica» dicono.

«Io ho un altro lavoro part time e ringrazio Dio di averlo. Durante il Covid ho ricevuto la cassa integrazione. Dovevo rinunciarvi?». Così il consigliere comunale di Milano Progressista e presidente della Commissione Antimafia del Comune di Milano, David Gentili, si esprime in un commento al post della collega a Palazzo Marino Anita Pirovano, che si è autodenunciata su Facebook per aver richiesto all’Inps il bonus Covid da 600 euro al mese per le partite Iva. In tanti, infatti, hanno lasciato commenti al post della consigliera.

«Anche io non vivo di sola politica, pago l’affitto ogni mese e per marzo e aprile sono rimasto senza lavoro e ho chiesto come te i 600 euro visto che con i gettoni di presenza non sarei arrivato a fine mese … ed è giusto rivendicarlo». Così il consigliere comunale di Trento Jacopo Zannini con un commento su Facebook ha voluto ringraziare Anita Pirovano, la consigliera comunale milanese che ha reso pubblico di aver richiesto il bonus Covid. “Grazie Anita Pirovano anche io sono in Consiglio Comunale a Trento e anche io non vivo di sola politica”, scrive Zannini in un commento al post di Pirovano.

«Ho utilizzato quei soldi anche per far quadrare conti che comunque dovevano essere saldati. Perché nonostante tutto fosse fermo, bollette continuavano ad arrivare. Quindi, calma. Sangue freddo e razionalità. Che puntare il dito è fin troppo facile. Vedere la luna un’altra cosa». Così Franco Mattiussi, consigliere regionale Fvg, di Forza Italia, albergatore, in un lungo post su Fb – ripreso dal sito del Messaggero Veneto- ha rivendicato anche lui di avere fatto domanda per il bonus autonomi.

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martedì, 11 Agosto 2020 - 09:12
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