Elezioni, è De Magistris il Melenchon d’Italia. Il politico francese incorona l’ex sindaco: «Leader senza paura»

Melenchon e deMa in uno scatto da Facebook

Chi è il Melenchon italiano? Pochi dubbi, Luigi De Magistris. L’ex sindaco di Napoli rivece l’endorsment dal diretto interessato, da qualche giorno in Italia, che anche ieri sera in diretta sul telegiornale di La7, intervistato da Enrico Mentana, ha indicato nell’ex rivoluzionario arancione oggi in corsa con “Unione popolare” un suo omologo politico italiano. Per chi non lo conoscesse, Melenchon è il leader della sinistra radicale francese, candidato alle scorse presidenziali durante le quali ha quasi sfilato a Macron la presidenza. La coalizione dell’attuale presidente, infatti, lo scorso giugno arrivò davanti a quella di sinistra per soli 21mila voti nel primo turno delle legislative.

Melenchon è un personaggio in Patria; figlio di genitori di origine spagnola, laureato in filosofia a lettere moderne, ha fatto parte  dell’Organizzazione Comunista Internazionalista, di matrice trotskista, per poi entrare a far parte del Partito Socialista, figurando nella corrente di sinistra interna Nuovo Mondo. Già senatore, già partecipe nei primi anni del Duemila del Governo francese come delegato ministeriale, già candidato alle presidenziali, nelle ultime elezioni nazionali con la sinistra di La France Insoumise, giunge terzo con il 21,95% dei voti, dopo il liberale Macron e la nazionalista Le Pen, non accedendo di misura al ballottaggio.

In Italia Jean Luc Melenchon incorona invece l’ex sindaco di Napoli, lo indica come un «leader che non ha paura» sebbene non abbiano gli stessi consensi: il suo amico ex magistrato ed ex sindaco di Napoli deve sperare di superare almeno il 3% alle elezioni.

Il francese non incontrerà invece Giuseppe Conte, del quale parlerà oggi in conferenza stampa. Si esprime invece DeMa: «Non so come possa dire che chi è di sinistra deve votare per lui. Nel 2019 chiuse il porto di Napoli alle ong. È un riposizionamento elettorale». Al comizio dell’ex magistrato, Melenchon, arrivato su una 500, e accolto dalle bandiere viola di Unione popolare, quelle rosse di Potere al Popolo e  Rifondazione comunista e striscioni contro la guerra ha dichiarato: «Ho sempre ammirato il movimento comunista italiano, è sempre stato il più creativo e allegro. E avrei preferito venire a trovarvi come presidente della Repubblica francese. La prossima volta magari torno come primo ministro. L’Italia è fortunata ad avere Unione popolare, altrimenti non rimarrebbe nessuno a resistere qua. Non posso dire che il vostro programma è il migliore, perché è uguale al mio».  

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giovedì, 8 Settembre 2022 - 12:08
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