Marsala, Bonafede inaugura il nuovo Palazzo di Giustizia: «La struttura segna la nuova visione della Giustizia»

Alfonso Bonafede
Alfonso Bonafede

«Investire sulla struttura giustizia sia in termini di edilizia che di personale. E’ questa la nostra vera priorità perché non è possibile realizzare riforme se non c’è alla base un’immissione di forze nuove e di mezzi. E’ proprio quello che ho chiesto sin dal primo giorno del mio insediamento in quanto è nostro obiettivo adeguare le strutture all’importanza e al prestigio di quello che succede all’interno delle aule di giustizia», il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede parlava così, ieri, al Tavolo tecnico su spese di funzionamento ed edilizia giudiziaria i cui lavori si sono conclusi ieri.

E oggi, quasi a volere marcare la concretezza di quelle parole, Bonafede ha presenziato all’inaugurazione del nuovo Palazzo di Giustizia di Marsala, che è già in funzione da un mese. L’edificio, situato nell’area dell’ex stabilimento vinicolo Mirabella (tra corso Gramsci e via del Fante) è composto da due corpi di fabbrica a due elevazioni, per una superficie coperta di circa 15 mila metri quadrati, che ospitano Tribunale e Procura, al cui vertice sono, rispettivamente, Alessandra Camassa e Vincenzo Pantaleo. Sul frontale d’ingresso campeggiano due grandi foto di Cesare Terranova e Paolo Borsellino (entrambi furono a capo della locale Procura).

Il nuovo palazzo dista cento metri, in linea d’aria, dalla vecchia struttura di piazza Paolo Borsellino che si congeda dopo 50 anni di attività. La consegna del complesso (in comodato d’uso per 99 anni), da parte del Comune, è avvenuta lo scorso 19 settembre. L’immobile – la cui costruzione iniziò 12 anni fa – è costato circa 14 milioni di euro, con risorse messe a disposizione dal Ministero della giustizia (quasi 11 milioni) e dal Comune (circa 3 milioni).

«Sono orgoglioso di essere qui perché abbiamo mantenuto una promessa importante – ha commento Bonafede – E’ una struttura che rappresenta una nuova visione della giustizia, una giustizia efficiente, digitalizzata, che faccia sentire ai cittadini che lo Stato è efficiente. Ma questa apertura è anche importante perché dimostra che lo Stato guarda anche alle periferie, anche nei punti un po’ più lontani da Roma».

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mercoledì, 9 Ottobre 2019 - 11:50
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