Un cancro. Che si insinua anche nelle pubbliche amministrazioni e inquina il mercato. Il mercato del lavoro, il mercato degli appalti. Un cancro che si è espanso in Italia e non esiste una sola area del Paese che possa dirsi ‘immune’.
E’ Raffaele Cantone, ex presidente dell’Anac e oggi magistrato di Cassazione, a rimettere al centro il tema della corruzione e soprattutto la considerazione di cui gode questo tema nel dibattito e nell’opinione pubblica. Parlando con i giornalisti a Siena a margine dell’iniziativa ‘Il sistema amministrativo dell’anticorruzione’ tenutasi questa mattina all’Università, Cantone che osserva che «non tutti pensano che la corruzione sia un problema in questo paese. Da una parte significativa della classe dirigente del paese c’è l’idea di sottovalutarla».
Invece i numeri, aggiunge Cantone, raccontano un’altra storia. Raccontano di come la corruzione sia pervasiva. «Negli ultimi anni – ha proseguito – ci sono state poco più di 200 condanne per corruzione all’anno e allora qualcuno sostiene che non sia un problema del paese ma non è assolutamente corretto». Infine una considerazione sull’estensione del fenomeno: «Credo che la orruzione sia un problema che riguarda tutta l’Italia ovviamente in modo diversificato. Sopratutto non esistono in Italia zone ‘corruption free’ però ci sono realtà nelle quali sono più alti gli anticorpi».
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giovedì, 21 Novembre 2019 - 14:44
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