Coronavirus, le Regioni del Sud si attrezzano: la Sicilia recluta medici delle cliniche private, ok al Covid-Hospital

Ospedale
Una corsia d'ospedale

Le Regioni del Sud provano a mobilitarsi per arginare il contagio da Coronavirus. I governatori sanno che le strutture sanitarie non sono quelle lombarde e che l’esodo di massa dal Nord, subito dopo l’anticipazione del decreto che chiudeva i confini della Lombardia, ha determinato una condizione ‘ideale’ per il virus.

Jole Santelli, neo presidente in Calabria, nei giorni scorsi ha previsto l’aumento di posti di terapia intensiva: erano 10, passano a 400, e di medici (ne saranno assunti 300). Provvedimenti sono stati presi anche in Sicilia, dove ieri si è svolta una giunta monotematica dedicata all’emergenza. Nella Regione governata da Nello Musumeci ad ieri i contagi erano 115.

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Il governo siciliano – riunito eccezionalmente in video conferenza tra Palermo e Catania  – quindi ha dato il via libera a numerosi provvedimenti, straordinari e urgenti, che coinvolgono vari rami dell’Amministrazione: dalla Salute alla Funzione pubblica, dalle Autonomie locali alle Attività produttive all’Economia.     I provvedimenti approvati riguardano la realizzazione dei cosiddetti Covid-Hospital, il reclutamento di personale sanitario, fino al coinvolgimento di professionisti attualmente impegnati nell’ospedalità privata, l’acquisto di nuove attrezzature sanitarie, la moratoria per i mutui a favore delle imprese, le disposizioni per i dipendenti degli uffici regionali, il rinvio delle elezioni nei Comuni, l’annullamento della partecipazione alle fiere in Italia e all’estero.

«Mentre al governo nazionale – evidenzia il presidente della Regione – abbiamo ancora sollecitato strumenti sanitari per la rianimazione, mezzi di protezione personale e misure urgenti di carattere sanitario ed economico, oggi siamo già passati a deliberare i primi provvedimenti di nostra competenza. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità, avendo già ascoltato anche le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Uno sforzo, quello della Regione, che possa far fronte all’eventuale evoluzione dell’epidemia e attenuare la devastante crisi economica che lascerà questo fenomeno nella nostra Isola».

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venerdì, 13 Marzo 2020 - 10:40
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