Carceri, aumenta il numero dei detenuti positivi e cresce la tensione: a Napoli un gruppo tenta di irrompere in Tribunale

Carcere Poggioreale
Il carcere di Poggioreale

Sale il numero dei detenuti positivi al Coronavirus e torna a salire anche la tensione dentro e fuori i penitenziari italiani.

Oggi momenti di tensione si sono vissuti a Napoli: un folto gruppo di parenti di persone detenute nel carcere di Poggioreale, una ventina, ha tentato di entrare nel Tribunale partenopeo, per protestare contro le restrizioni sui colloqui imposte dalle norme sul Coronavirus. A bloccare il gruppo, capeggiato da alcune donne, sono stati gli agenti della Polizia Penitenziaria insieme con la Polizia di Stato e i Carabinieri. A causa dell’episodio su disposizione della Procura Generale sono stati temporaneamente chiusi tutti i varchi d’accesso al Nuovo Palazzo di Giustizia. Per Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp, «ancora una volta l’apporto della Polizia Penitenziaria impiegata a presidio dei varchi di ingresso del Tribunale si è rivelato prezioso per la sicurezza del Palazzo di giustizia».

All’aumento della tensione corrisponde anche l’aumento dei detenuti positivi al Coronavirus. In tutta Italia – come reso noto dal Dap – i reclusi contagiati sono attualmente 58: per loro, in gran parte asintomatici, si è provveduto a disporre l’isolamento in camera singola, come previsto dai protocolli del ministero della Salute nonché dalle disposizioni emanate dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Undici di loro, invece, sono ricoverati presso strutture ospedaliere esterne.

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Nella casa circondariale di Torino sono attualmente 23 i detenuti risultati positivi al Covid-19. Ieri, a causa di un sospetto contagio, sono stati sottoposti a tampone 60 detenuti e a 19 di loro è stata riscontrata la positività. Non vi sarebbero al momento rischi di ulteriori contagi, poiché, su indicazione del sanitario dell’istituto, sono state predisposte misure per separare i detenuti in tre gruppi: i positivi, i negativi e coloro che sono stati a contatto con i primi e che sono pertanto stati posti in isolamento precauzionale. Negli scorsi giorni, con provvedimento del magistrato di sorveglianza di Torino, 7 detenuti sono stati messi in detenzione domiciliare per incompatibilità con lo stato di salute.

Aumentano anche i contagi fra il personale di Polizia Penitenziaria sono 178: di questi, 18 sono ricoverati presso strutture ospedaliere, una ventina in quarantena in caserma e il resto in isolamento presso il proprio domicilio. Il ministero della Giustizia, col Guardasigilli Alfonso Bonafede in prima linea, continua a seguire da vicino la situazione. Prevista per domani una nuova riunione della task force ministeriale che farà il punto, tra le altre cose, anche sulla ricognizione dei braccialetti elettronici.

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mercoledì, 8 Aprile 2020 - 21:04
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