La smentita era già arrivata dall’ospedale Cardarelli, che all’esito di un’indagine lampo interna aveva chiarito come la notizia rilanciata da alcuni organi di informazione circa la contestuale malattia di 249 dottori, su un organico di 739 unità, fosse una bufala. Ma, a confermare la versione dell’ospedale di Napoli, semmai vi fossero ancora dubbi, ci pensa oggi la procura della Repubblica di Napoli che, a seguito della pubblicazione dell’articolo, ha aperto un procedimento penale.
Ebbene, è notizia di oggi che le indagini espletate hanno portato gli inquirenti alla stessa conclusione dei vertici del Cardarelli: la notizia era una bufala. E’ emersa, si legge in una nota stampa diffusa dalla procura, «l’infondatezza delle acquisite notizie di reato, stante la verificata correttezza dei comportamenti del personale della struttura sanitaria». Alla luce di questi accertamenti, la procura ha avanzato richiesta di archiviazione che è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli. Fine della storia.
La notizia ha avuto grande risonanza mediatica e non poteva essere diversamente dato il contenuto della denuncia a mezzo stampa. Il quadro prospettato, in maniera errata, era quello di medici in fuga dalle loro responsabilità, medici che si erano riparati dietro lo scudo della malattia per evitare di stare in reparto a lottare per curare chi si era ammalato mentre dal Nord rimbalzavano le storie di medici strematici e medici anche morti dopo essere stati contagiati. Ad innescare la notizia è stato un post su Facebook pubblicato da un medico del Cardarelli stesso, post che è stato successivamente cancellato. Da lì è nato lo scoop di un noto quotidiano che è stato poi ripreso da alcuni organi di informazione. Il Cardarelli attivatosi immediatamente per capire cosa fosse accaduto ha subito chiarito che in malattia risultavano 33 medici, e non 249, quattro dei quali affetti da anni da gravi patologie e quattro colpiti dal Coronavirus.
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giovedì, 16 Aprile 2020 - 16:20
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