Didattica a distanza, gli studenti italiani non consumeranno giga per le lezioni online: accordo tra Governo e gestori

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Vodafone inizierà oggi, Wind Tre dal 23 novembre, la Tima ha già detto sì all’accordo: gli studenti italiani costretti a casa dalla didattica a distanza e alle prese con lezioni in ogni materia di studio sul tablet o sul telefonino non consumeranno i gigabyte dei loro abbonamenti quando saranno collegati da remoto con i docenti.

La novità arriva dopo la richiesta del Governo che ha rivolto l’appello ai principali gestori telefonici del Paese affinché quella che in questo periodo di emergenza è un’esigenza per i ragazzi, non si trasformi in un ulteriore salasso per le famiglie alla prese già con la difficile gestione di una situazione particolare. Tenere i ragazzi a casa per madri e padri lavoratori costituisce già un rebus, se si aggiunge la spesa imprevista legata alla didattica a distanza, si comprende quanto la svolta fosse necessaria. E così dai prossimi giorni studentesse e studenti potranno seguire le lezioni online senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari.

I ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano hanno invitato i principali operatori di telefonia mobile a identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto. Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti. Vodafone ha fatto sapere che partirà domani, Wind Tre il 23 novembre. 

«Da marzo ad oggi – ha affermato il ministro Azzolina – lo Stato ha già investito oltre 400 milioni per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l’impegno per supportare studentesse e studenti. Ringrazio chi ha aderito al progetto». Per il ministro Bonetti «l’impatto, anche economico, della didattica a distanza sulle famiglie, già pesantemente provate dalle conseguenze della pandemia è un nodo a cui le istituzioni devono una risposta fatta di soluzioni concrete. La sinergia raggiunta oggi con le società di telecomunicazioni è un passo che guarda in special modo alle situazioni familiari di maggiore disagio, che sono quelle più gravemente esposte al rischio di esclusione sociale e di povertà educativa. La priorità resta quella di garantire pari opportunità di accesso ad un diritto primario, l’istruzione, a tutte le studentesse e gli studenti del nostro Paese ed evitare con ogni sforzo gap educativi difficilmente colmabili per i nostri ragazzi». Il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli ha sottolineato che «così come nella prima fase di questa pandemia, le società di telecomunicazioni si mostrano collaborative con il Governo per garantire continuità del servizio di connessione, mantenendo elevati livelli di assistenza e agevolando, per tutte le famiglie, le attività essenziali come lo smartworking e la didattica a distanza. La connettività è diventata un elemento imprescindibile di inclusione sociale e si conferma sempre più essenziale per la crescita e lo sviluppo del Paese». Il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Pisano ha ringraziato le società di telecomunicazioni «per aver risposto prontamente e positivamente all’invito rivolto loro dal Governo. Siamo chiamati ad affrontare sfide complesse come formare i nostri giovani con la didattica a distanza. Il modo più efficace per farlo – ha aggiunto – e anche quello più etico è di creare progetti di solidarietà in cui pubblico e privato mettono insieme le loro energie per l’interesse della collettività».

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mercoledì, 18 Novembre 2020 - 08:17
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