Ucciso per avere denunciato i Casalesi, chiesto l’ergastolo per Francesco Cirillo: «Fu la causa dell’omicidio Noviello»

Tribunale di Napoli

Per il sostituto procuratore generale Carmine Esposito non vi sono dubbi: Francesco Cirillo ebbe un ruolo «determinante per la realizzazione dell’omicidio di Domenico Noviello», l’imprenditore fatto ammazzare dallo stragista Giuseppe Setola il 16 maggio del 2008 a Castel Volturno. Per questa ragione, all’esito della requisitoria, il pg ha chiesto ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Napoli di condannare l’imputato all’ergastolo e di discostarsi, pertanto, dalle conclusioni diametralmente opposte cui era giunta un’altra sezione della Corte d’Assise d’Appello che aveva invece mandato assolto Cirillo.

Cugino del referente del ramo Bidognetti Alessandro Cirillo, Francesco Cirillo fu accostato al delitto Noviello anche dallo stesso Setola, che non solo ordinò il delitto ma vi prese parte. Nel corso del processo di primo grado Setola infatti spiegò che la morte di Noviello fu decisa perché «aveva mandato in carcere Cirillo». Cirillo, infatti, fu una delle persone denunciate da Noviello per estorsione. All’inizio degli anni 2000 Noviello denunce quattro persone per le richieste economiche avanzate presso la sua autoscuola: Cirillo fu l’unico ad essere condannato a 4 anni; gli altri, incluso Alessandro Cirillo, vennero assolti. Per la morte dell’imprenditore coraggio, sono già arrivate condanne definitive. Nove in tutto le persone condannate per l’omicidio.

Per Cirillo, invece, l’iter processuale s’è rilevato tortuoso: condannato in primo grado alla pena dell’ergastolo, Cirillo venne poi assolto in Appello. La Cassazione però annullò la sentenza disponendo un nuovo processo di secondo grado. Oggi la requisitoria del sostituto procuratore generale Carmine Esposito. Alle richieste della procura, si sono associati gli avvocati di parte civile. L’avvocato Roberta Rispoli, che rappresenta Massimiliano e Maria Rosaria Noviello (figli della vittima), ha parlato di «omicidio dal fortissimo valore simbolico. Domenico Noviello è stato ammazzato perché ha combattuto da solo, abbandonato da tutti». L’avvocato Nicola Russo, che assiste l’altra figlia Mimma, ha sottolineato con forza che «Cirillo fu la causa dell’omicidio Noviello». Presenti in aula i figli della vittima e i rappresentanti di numerose associazioni che si battono contro la camorra. Si tornerà in aula il 25 novembre per la discussione dei legali dell’imputato.

 

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lunedì, 4 Novembre 2019 - 16:50
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