Giustizia, l’ultimo annuncio di Bonafede: «Riforma in fase di ultimazione, addio porte girevoli tra politica e magistratura»

Alfonso Bonafede

La riforma della Giustizia, inclusa quella della magistratura, è «in fase di ultimazione». In occasione del corso straordinario organizzato dalla Scuola superiore della magistratura, sulle garanzie di indipendenza delle toghe, il Guardasigilli annuncia per l’ennesima volta che la fantomatica riforma, di cui si parla da un anno e sulla quale da un anno si litiga senza che vi sia un testo definitivo, è ormai pronta. Un annuncio al quale segue la promessa che la politica è intervenuta in maniera decisa per restituire alla magistratura «quel prestigio e quella autorevolezza, agli occhi dei cittadini, che la magistratura merita».

Prestigio e autorevolezza che i «gravi fatti emersi la scorsa primavere» hanno danneggiato. «Quelle azioni gravissime hanno danneggiato prima di tutto quella stragrande e silenziosa maggioranza di magistrati che ogni giorno dedica la propria vita a servire lo Stato, con una professionalità tra le più elevate in Europa e nel mondo», ha commentato Bonafede. Ed è proprio nell’interesse della magistratura, che il Guardasigilli lancia un appello a «tutte le istituzioni» affinché siano «compatte» nel difendere l’indipendenza della magistratura perché ciò «equivale a difendere un valore irrinunciabile per il futuro del nostro paese».

Per Bonafede questa strada è percorribile solo «ostacolando ogni ingerenza della politica»: «Ciò sarà possibile soltanto bloccando, una volta per tutte, le cosiddette porte girevoli tra politica e magistratura nonché individuando precipui sistemi di incompatibilità per i membri del Consiglio Superiore della Magistratura e per i magistrati fuori ruolo», ha puntualizzato. «Il tutto, contestualizzato in un sistema in cui il ‘merito’ deve essere il parametro esclusivo nella crescita professionale del magistrato», ha aggiunto Bonafede.

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martedì, 5 Novembre 2019 - 19:38
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