Rito abbreviato per Mario D’Uonno, l’ex guardia giurata di 50 anni che lo scorso 4 febbraio ha aggredito Simona Rocca dandole fuoco con la benzina. La richiesta di ‘processo breve’ è stata formalizzata oggi in tribunale. Erano presenti sia l’imputato, scortato dagli agenti di polizia penitenziaria, che Simona Rocca, accompagnata dall’avvocato Giuseppe Ruffier. Si torna in aula l’11 febbraio dinanzi al gip Claudio Passerini del Tribunale di Vercelli per la requisitoria del pubblico ministero. D’Uonno, difeso dall’avvocato Enrico Faragona, deve rispondere di tentato omicidio pluriaggravato, e altri reati, davanti al gup Claudio Passerini.
D’Uonno aggredì Simona Rocca, madre di due bambini, perché non accettava la fine della breve relazione che i due avevano avuto. Il 4 febbraio l’uomo attese Simona davanti al grande magazzino Ovviesse a Vercelli dove Simona lavorava come commessa, speronò la macchina alla cui guida c’era la donna costringendola a fermarsi. Poi scese dalla vettura con la tanica di benzina che aveva sul sedile del lato passeggero, aprì la portiera della macchina di Simona, le rovesciò la benzina addosso, dandole fuoco. Due ore dopo si costituì alla polizia di Novara. Su Facebook aveva scritto: «Ti manderò all’inferno, fosse l’ultima cosa che faccio».
Per D’Uonno si tratta di un secondo procedimento dopo quello per stalking – sempre ai danni di Simona Rocca – al termine del quale lo scorso 7 ottobre è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. L’avvocato Faragona ha annunciato un ricorso in appello.
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martedì, 26 Novembre 2019 - 14:13
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