Ecco il bus elettrico e senza autista, il primo in Italia è già su strada a Merano


E’ al 100% elettrico ed al 100% autonomo il bus shuttle che da qualche giorno percorre le strade di Merano, in Trentino Alto Adige. Una bella innovazione per i trasporti che consentirà ai cittadini della bella località altoatesina di spostarsi in maniera totalmente green e senza autista.

Il bus ha 15 posti, undici a sedere e quattro in piedi, e – questa la novità- non ha il volante per l’autista che infatti non c’è perché fa tutto la cosiddetta intelligenza artificiale. Diciassette satelliti, sensori e telecamere costituiscono infatti la dotazione tecnologica del pulmino che gli consente di viaggiare senza una guida umana.

Grazie a questo sistema, il piccolo mezzo elettrico a guida autonoma, prodotto dall’azienda francese Navya, è in grado di leggere il percorso ed accorgersi della presenza di ostacoli improvvisi e non previsti. La sperimentazione meranese è nata dal progetto Mentor, finanziato con 1,5 milioni di euro dal programma di cooperazione europea Interreg V/A Italia-Svizzera, con capofila i comuni di Merano e Briga-Glis, in Svizzera.

Partecipano al progetto Noi Techpark, Sasa e PostAuto, l’assessorato alla mobilità della Provincia di Bolzano e Sta Alto Adige spa. Lo shuttle è solo un tassello del progetto che ha l’obiettivo di verificare la possibilità di sviluppare e promuovere nell’arco alpino una mobilità non legata al mezzo privato.

«L’idea è che con un’app si possa accedere dallo smartphone a diverse offerte che possono andare dal bike sharing al car pooling» spiega Roberto Cavaliere di Noi Techpark. «Le nuove tecnologie per la mobilità esistono e sono sicure – sostiene Roberto Maldacea di ‘I mobility garage’, importatore di Navya – Questo shuttle è distribuito in 25 Paesi, in alcuni viene testato, in altri, come la Svizzera, è già integrato nel sistema del trasporto urbano. In Europa mancano solo Italia, Portogallo, Grecia ed Albania. Nell’ultimo anno, con questo veicolo sono stati percorsi un milione e mezzo di chilometri e trasportate 500 mila persone».

Maldacea insiste sulla sicurezza di Navya: «E’ programmato per rispettare le regole del traffico, conoscendo in anticipo che una zona è a potenziale pericolo, per la presenza, ad esempio di una scuola. Nel test di Merano non supera i 25 km l’ora e, poi – aggiunge – il veicolo non si distrae, non parla al cellulare, non chatta e non saluta gli amici che vede per la strada».

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martedì, 26 Novembre 2019 - 09:42
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