Camorra a Portici e San Giorgio, una donna a capo del ‘clan delle bombe’: gli arrestati nel blitz contro i Luongo | I nomi

Procura di Napoli (foto Kontrolab)

La risposta al ‘clan del bombe’ che da dieci anni tiene in scacco San Giorgio a Cremano e che da pochi mesi sta tentando l’ingresso nel comune di Portici approfittando della mancata scarcerazione del boss ‘autoctono’ Pietro Vollaro arriva all’alba. Arriva con un’operazione dei carabinieri che dà esecuzione a 754 pagine di ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Chiara Bardi della 41esima sezione penale del Tribunale di Napoli nelle quali sono cristallizzati gli ultimi cinque anni della storia criminale che si è sviluppata a San Giorgio a Cremano.

Qui , come risaputo, hanno allungato le mani i Mazzarella e lo hanno fatto affidando la gestione degli affari illeciti a Umberto Luongo, uno storico affiliato e soprattuto braccio destro dei D’Amico di San Giovanni a Teduccio. Una delega in bianco, quella dei Mazzarella. Che ha consentito a Luongo di acquisire i gradi del boss e di fare del suo gruppo un vero e proprio clan. Un clan con una propria identità, di cui oggi – per la prima volta – si dà conto nell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero antimafia Antonella Fratello. In cima all’elenco delle contestazioni c’è quella di associazione di stampo mafioso, che viene mossa a tredici indagini, e quell’accusa teorizza appunto l’esistenza del «clan Luongo». Un clan al cui vertice c’erano Umberto Luongo e la moglie Gaetana Visone, nei confronti della quale è stato disposto il carcere.

Lei, 42 anni da compiere il prossimo 18 febbraio, è accusata di avere partecipato attivamente agli affari illeciti. E’ accusata di «avere accompagnato il marito alle riunioni con i capi delle altre organizzazioni criminali», di avere svolto il ruolo di «intermediara in rapporti con gli affiliati e con le famiglie dei detenuti», di avere «gestito gli aspetti economici-finanziari» e di avere «mantenuto la contabilità delle rate dell’usura», arrivando a «suddividere e distribuire le ‘mesate’ agli affiliati».

Leggi anche / Camorra, le minacce del boss Luongo al figlio di un pentito: «Devi dirmi dove si nasconde e da qui te ne devi andare»

Una lady camorra, come in passato lo sono state la sorella del professore di Ottaviano Raffaele Cutolo e come a tutt’oggi viene considerata dagli inquirenti Maria Licciardi, dell’omonima famiglia criminale. Di questo clan fanno parte nomi già noti alle inchieste e alle cronache: ci sono ad esempio Gennaro Importa e Ciro Rosario Terracciano, entrambi già in carcere per l’omicidio di Luigi Mignano, il cognato del boss Ciro Rinaldi ammazzato davanti a una scuola dell’infanzia a San Giovanni a Teduccio mentre stava portando a scuola il nipotino. Quel delitto fu compiuto da Ciro Rosario Terracciano, contro il quale si è scagliato anche il mandante del raid, Umberto D’Amico, che è passato a collaborare con la giustizia.

Un clan feroce, quello dei Luongo. Che a San Giorgio a Cremano ha imposto la sua legge a suon di ‘bombe’. Bombe carta piazzate davanti ai negozi che rifiutavano di dovere pagare il pizzo. Il 5 maggio del 2017 un ordigno esplosivo colpì un’officina meccanica in via San Giorgio Vecchio 138 provocando danni all’attività e alle strutture adiacenti: per questo episodio è stato indagato Michele Esposito. Su altri analoghi episodi le indagini sono in corso. 

Destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere:
Luongo Umberto (di San Giorgio a Cremano)
Visone Gaetana (di San Giorgio a Cremano)
Sparano Giuseppe (di Portici)
Terracciano Ciro Rosario (di San Giovanni a Teduccio)
Terracciano Carlo (di San Giovanni a Teduccio)
Uliano Anna (di San Giorgio a Cremano)
Sartori Demetrio (di Cercola)
Buonavolta Antonio (di Fuorigrotta)
Esposito Michele (di San Giorgio a Cremano)
Gagliardi Beltrando (Napoli)
Gagliardi Ciro (di San Giorgio a Cremano)
De Ponte Giovanni (di San Giorgio a Cremano)
Costa Carmine (zona Case Nuove)
Fiorinello Mariana (di San Giorgio a Cremano)
Uliano Enza (di Ponticelli)
Troia Danilo (di San Giorgio a Cremano)
Giunta Marco (di San Giorgio a Cremano)
Repetti Maurizio (di San Giovanni a Teduccio)
De Santis Sabrina (di San Giorgio a Cremano)
Fasano Salvatore (di San Giorgio a Cremano)
De Luca Angelo (di San Giorgio a Cremano)
De Luca Massimo (di San Giorgio a Cremano)
Cozzolino Maria (di San Giorgio a Cremano)
Rho Antonio (di San Giorgio a Cremano)
Rho Salvatore (di San Giorgio a Cremano)
Mazzarella Gennaro (zona Mercato)
Nappo Mirco (di Ponticelli)
Lubrano Lavadera Christian (di San Giorgio a Cremano)
Sorrentino Paolo (di Massa di Somma)

Misura degli arresti domiciliari
Uliano Assunta (di San Giorgio a Cremano)
Terracciano Giovanni (di San Giovanni a Teduccio)
Ramaglia Immacolata (di San Giorgio a Cremano)
Fico Ciro (di San Giorgio a Cremano)
Formisano Giovanni (di San Giorgio a Cremano)
Lento Roberta (Fuorigrotta)
Uliano Mario (San Giorgio a Cremano)

Leggi anche:
– 
Cinque Stelle sotto choc, Di Maio lascia la guida del Movimento: Bonafede e Patuanelli per la successione 
– Estorsione ed usura, 34 arresti dei carabinieri: le mani del clan Luongo-D’Amico su Portici e San Giorgio 
– Suppletive a Napoli per il Senato, l’avvocato Guarino spariglia le carte e si candida con ‘Rinascimento partenopeo’
– Pavia, sequestro di beni per 30 milioni a imprenditore: per i pm «è fiscalmente e socialmente pericoloso»
– Inchiesta sulla ‘banda dei parcheggi’, funzionario della Sas di Firenze resta in cella: il gip respinge l’istanza della difesa
– Assenteismo, sospesi due dirigenti veterinari a Gorizia: per i pm si recavano al ristorante o al bar durante il servizio
– Carabiniere accoltellato alla testa da un 43enne durante un intervento in un appartamento di Casoria 

mercoledì, 22 Gennaio 2020 - 14:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA