Una decisione a quanto pare maturata da tempo e consolidatasi nelle ultime ore, quando il Movimento ha perso altri pezzi. Luigi Di Maio, capo politico dei Cinque Stelle, formalizzerà oggi alle 17 al tempio di Adriano le dimissioni dal ruolo restando però ministro degli esteri del governo Conte. Una scelta che arriva nel periodo più difficile nella storia dei pentastellati, con una emorragia di parlamentari ma anche di consensi in corso, ed a soli cinque giorni da quel cruciale voto in Emilia Romagna. Di Maio lascerà anche il ruolo di responsabile della delegazione grillina al governo
Proprio oggi è prevista la presentazione della squadra di ‘facilitatori’ regionali, che dovranno ‘raccordare’ il centro col territorio e il cui mandato dovrebbe durare quanto quello del leader. Ma lo strappo, smentito per giorni e non si comprende bene il perché, è praticamente certo. A contribuire a cementare l’idea di mollare sarebbe stato anche l’ultima uscita di scena, quella dei parlamentari Nadia Aprile e Michele Nitti, che vanno ad aggiungersi ai 29 che già hanno abbandonato. In tutto 31 fuoriusciti dall’inizio della legislatura. A questa crisi parlamentare si aggiunge quella locale, coi 12 consiglieri di Roma che hanno votato contro la discarica scelta dalla giunta Raggi, isolando la sindaca.
Luigi Di Maio, 33 anni, guida il Movimento dal 30 settembre 2017 quando, con 30mila voti su 37mila votanti raccolse lo scettro di Beppe Grillo. In base allo Statuto, il reggente dovrebbe essere il senatore Vito Crimi. Per la successione, almeno temporanea, si fa il nome dell’attuale ministro dell’Economia Stefano Patuanelli o del Guardasigilli Alfonso Bonafede.
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mercoledì, 22 Gennaio 2020 - 08:26
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