Lo scoop spagnolo: nel 2010 il presidente venezuelano Chavez inviò 3,5 milioni di euro per il M5S. Crimi: «Fake news»

vito crimi luigi di maio
Vito Crimi con Luigi Di Maio


Arriva dalla Spagna una ‘bomba’ giornalistica che si abbatte sul Movimento Cinque Stelle. Il movimento anticasta per eccellenza, quello che gridava i suoi ‘Vaffa’ dal palco ed è poi entrato nelle stanze del potere per ‘aprire il Parlamento come una scatoletta’ avrebbe ricevuto finanziamenti da Nicolas Maduro, attuale presidente del Venezuala ma allora ministro degli Esteri di Chaves. Lo scoop, con tanto di ‘prova’ fotografica di alcuni documenti, arriva da quotidiano iberico Abc che mostra le immagini di un documento classificato dalla Intelligence del Venezuela.

Secondo quanto riporta il giornale, nel 2010 dal Venezuale partì una valigetta con 3,5 milioni di euro diretta al consolato venezuelano di Milano ed indirizzata a Gianroberto Casaleggio, fondatore del partito con Beppe Grillo e scomparso nel 2016. Un finanziamento segreto, secondo Abc, per foraggiare il Movimento che muoveva i suoi primi passi essendo stato costituito solo nel 2009.

Il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino, scrive ancora il quotidiano conservatore, fece da intermediario per la transazione finale a Casaleggio, che avvenne in contanti. Il documento indica l’ideologo dei Cinque Stelle come «promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana». I 3,5 milioni di euro – aggiunge il quotidiano citando il documento dell’intelligence, allora guidata da Hugo Carvajal – furono inviati «in modo sicuro e segreto attraverso valigia diplomatica». La valigetta creò anche un problema interno alla diplomazia venezuelana, rivela il giornale, perchè era stata trovata dall’addetto militare che ne aveva informato Carvajal. Questi lo avrebbe tranquillizzato con un dispaccio in cui affermava: «Sono state impartite istruzioni verbali al nostro funzionario in Italia per non continuare a riferire sulla questione, che potrebbe diventare un problema diplomatico» tra Italia e Venezuela.

Carvajal è latitante dal novembre scorso dopo l’approvazione della sua estradizione negli Stati Uniti, dove è accusato di narcotraffico e vendita di armi ai guerriglieri delle Farc colombiane. La Spagna, dove si era rifugiato – rimarca il quotidiano -, non era riuscita a impedire la sua fuga. La somma destinata al Movimento Cinquestelle sarebbe stata attinta da fondi riservati amministrati dall’allora ministro dell’Interno (oggi al dicastero dell’Economia), Tareck el Aissami, che era, ed è, considerato uomo di fiducia di Nicolas Maduro. Aissami – ricorda il quotidiano – è stato oggetto di sanzioni da parte delle autorità statunitensi per reati legati al narcotraffico e al riciclaggio di denaro. Le stesse autorità che pochi mesi dopo adottarono sanzioni economiche contro Maduro accusandolo, subito dopo le elezioni che gli Usa considerano illegittime, “un dittatore che ignora la volontà del popolo”. Abc afferma di avere contattato i diretti interessati alla vicenda, compresi l’attuale leader dell’M5E, Vito Crimi, il suo ex capo politico, Luigi Di Maio, il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino e lo stesso Grillo, ma che “nessuno di loro ha risposto alle domande”.

«Quella dei presunti finanziamenti del Venezuela al Moviemento 5 Stelle è una fake news semplicemente ridicola e fantasiosa. Sulla questione non c’è altro dire, se non che del lontano 2010 ricordo quando ero candidato presidente alle regionali in Lombardia. Anche allora, così come negli anni a seguire, quella che realizziammo fu una campagna elettorale fatta con pochissime risorse e mezzi, frutto di micro donazioni dei cittadini italiani. Per il resto, valuteremo se adire alle vie legali. Certamente non ci lasciamo distrarre da certe sparate o intimidire» ha affermato una nota il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi.

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lunedì, 15 Giugno 2020 - 11:55
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