Anche l’ultima accusa mossa all’ex senatore dei Ds Lorenzo Diana finisce in soffitta. Catello Maresca, oggi sostituto procuratore generale a Napoli ma al tempo pm della Dda partenopea che istruì l’inchiesta, ha chiesto e ottenuto l’archiviazione rispetto alla contestazione di corruzione per avere conferito incarichi professionali all’avvocato Manolo Iengo quando era presidente del Centro agro alimentare di Napoli. In cambio, era l’iniziale sospetto della procura, Diana avrebbe ottenuto da Manolo Iengo (che era procuratore della Figc) un certificato di dirigente della Frattese utile alla carriera del figlio.
L’archiviazione ha interessato anche Iengo, difeso dagli avvocati Paola Tafuro e Vincenzo D’Alessandro. Il provvedimento è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari Marco Giordano del Tribunale di Napoli.
Diana, che è stato anche segretario della Commissione antimafia, finì sotto i riflettori della Direzione distrettuale antimafia oltre cinque anni fa. All’epoca il pm Maresca gli contestò anche reati gravissimi, come il concorso esterno in associazione di stampo mafioso: a Diana si imputava l’avere avuto un ruolo di “facilitatore” degli accordi tra coop e clan dei Casalesi quando fu realizzata la rete per la diffusione del metano in provincia di Caserta, attivandosi presso le amministrazioni locali e per far sbloccare le delibere dei comuni commissariati. Un’accusa pesante come un macigno per un politico come Diana impegnato nell’antimafia (tanto che è finito nel mirino dei Casalesi che maturarono progetti omicidiari ai suoi danni), un’accusa che ha fatto precipitare Diana nella polvere.
Nel novembre del 2015 la procura chiuse le indagini preliminari rispetto a questo filone, lasciando intendere che sarebbe seguita una richiesta di rinvio a giudizio. Diana, sfruttando la possibilità di ‘controreplica’ concessa dalla legge, depositò nuovi documenti difensivi. Da quel momento in poi il fascicolo si è arenato, lasciando Diana in un limbo di sospetti. Poi, a sorpresa, dopo 4 anni sulla graticola, il pm Catello Maresca ha cambiato idea ed ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione. Adesso arriva anche la cancellazione dell’ultima accusa.
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giovedì, 17 Dicembre 2020 - 10:33
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